Rapportino Eco Banchettaro
Iscritto a fine anno per fare
una buona prova, a pochi giorni dalla gara ricevo comunicazione TASSATIVA dal
mio coach (quello vero) di poter partecipare alla ecoMaratona di Monteforte ma solo
in modalità ALLENAMENTO (scritto proprio in maiuscolo) in preparazione del mio
obiettivo a tarda primavera.
Dico tra me e me ’’devo trovare qualcuno che corre
più o meno al mio passo ma che non mi tiri il collo o mi induca in
competizione!’’
Durante qualche allenamento
con Fedetrail la stuzzicavo
scherzosamente a iscriversi alla ‘’lunga’’ di Monteforte, ora decido di
chiederlo seriamente e provo a convincerla. Alla mia richiesta mi dice che non
è per niente preparata a una simile distanza con tutto quel dislivello e da
buon bastardo penso ‘’bene, così sono sicuro che correrà tranquilla’’. Riesco a
strapparle il Si ma con una tripla promessa: camminare le salite impegnativa,
far tappa a tutti i ristori e sopportare qualche eventuale sua parolina durante
i momenti di crisi (si riveleranno assai pochi e me la caverò con un paio di
vaff….. e qualche sticaz….).
Eccoci sotto il colonnato
adibito a deposito borse, i soliti riti…io sono poco loquace in questi momenti
perchè qualsiasi sia la gara da affrontare anche se non sembra mi concentro su
questa almeno un paio di ore prima (vedo solo chi correrà con me) e do poca
retta a chi mi circonda, bene o male io son fatto così!
Eccoci al via, lo start con
lo scoppio dei trombini siti a pochi metri di distanza ci fa sobbalzare tutti.
Partenza e dopo 50 metri già si cammina alla prima rampa…hahaha benon!
Nonostante partiti dalle retrovie siamo superati da tanti trailrunner. Dopo i
primi 3 km tra asfalto e vigneti iniziamo con la prima impegnativa e infangata
salita quindi bastoncini alla mano e su… discesa altrettanto melmosa e altra
salita, qui inizio a sentire i commenti di chi arranca: bella idea oggi i
bastoncini’’ sento dire e in effetti senza strafare dalla terza salita iniziamo
a superare concorrenti. In una discesa molto ripida scivolo e giù di culo, Fede
ride ma rimane concentrata a testa bassa cosi facendo non vede che ri-scivolo
ridendo. Km 8: due (o tre) piccoli torrenti si uniscono poco più sopra a noi
formandone uno di almeno tre metri di larghezza e 40 cm di profondità…guado e
primo lavaggio di scarpe (ne seguiranno altri più piccoli ma inevitabilmente da
guadare). Dopo qualche km imbocchiamo un tratto del percorso della Soave/Bolca
in quel punto ricordo perfettamente una piccolissima crisi di Nikk dove aveva
subìto un blocco fisico-mentale impiantandosi (non c’era fango quel giorno),
sorrido rivivendo il ‘’racchettio’’ lo racconto a Fede e proseguiamo per
l’ennesima salita. Quota 400.. poi giù, 480 (anche Fede scivola di
‘’sederino’’)… e giù, 550…giù…640 valico e giro di boa dopo 3h06’40’’. Il ritorno
non è privo di salite anzi si alternano sempre a discese impegnative ma sono
più i tratti corribili dove riusciamo anche SEMPRE SENZA FORZARE a tenere un
buon ritmo. I km passano tra un ristoro e l’altro a Fede viene sete, le passo
la borraccia con dei sali misto aminoacidi dal sapore fetente (erano in prova)
le dico di assaggiare ma lei invece butta giù una gran sorsata…. Non dico le
smorfie di disgusto hahaha. Una discesa stretta, fangosa e delimitata da rovi
ci fa rallentare parecchio. Facciamo l’ultimo ristoro e alla ripartenza visto
che mancano 5 km all’arrivo ripiego i bastoncini così sono meno ingombranti.
Poco dopo una curva…salitina…salita …1,5km di rampa terribile e qui Fedetrail
si complimenta con me x l’ottima scelta di aver reso inutilizzabili i
bastoncini ma si dico finirà prima o poi…POI! Discesa e rettilineo finale,
graditissima la presenza dei Banchettari ad attendere il nostro arrivo mano
nella mano. Che dire… grazie e bravissima Fedetrail, l’obiettivo principale di
non farci male lo abbiamo raggiunto, ci siamo allenati e divertiti, grazie
anche a Nikk per il book fotografico.
Due parole e un grande GRAZIE
è giusto spenderle per i volontari lungo il percorso (in mezzo al bosco non
seduti al bar) e ai ristori per i loro sorrisi e incoraggiamenti.
Con tutte le variabili dei
percorsi mi auguro che altri Banchettari il prossimo anno onorino questa Gente!
Corrado
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