Odiavo la corsa. L’ho sempre
rifiutata come tipo di esercizio fisico e … di fatica. Era contro la mia natura
(credevo di essere nata geneticamente modificata per non correre, ehehe).
Eppure oggi non è più così. Faccio ancora fatica ma mi stimola anche solo per
la sensazione che si prova dopo l’allenamento, il meraviglioso runner’s high! O
per la possibilità di avere nuovi amici o di consolidare l’amicizia con quelli
vecchi.
Corro dall’8 marzo, anzi corricchio perché il fiato è quello che è e la ciccia sulle cosce anche; però migliora tutto ad ogni corsa e oggi volevo proprio godermi una cosa per me completamente fuori dall’ordinario, un evento straordinario, la Straverona.
Non vi posso parlare di
prestazioni sportive o di PB , perché, ahimé complici una serie di
circostanze tra cui un dolore al ginocchio, non ce ne sono state da parte mia,
nessun risultato utile, nessun momento di sforzo fisico epico; ieri ho corso
pochissimo, due-tre volte ho abbozzato un trecentro metri di corsa e poi la
fitta mi trapassava acuta all’improvviso e mi faceva smettere.
Inoltre, non si è trattato una competitiva, contava solo esserci (OK questo è lo spirito giusto!! ndr).
Inoltre, non si è trattato una competitiva, contava solo esserci (OK questo è lo spirito giusto!! ndr).
Vi parlerò invece di qualche aneddoto,
della folla in movimento, dei colori, degli scorci e del contrasto dei suoni
uditi come gli spari assordanti dei soldati della rievocazione storica alla
partenza (anche noi runner schierati gli uni vicini agli altri come gli
eserciti prima di sferrare l’attacco) e poi, una volta che il fiume umano ha
preso un po’ di respiro, il brusìo di migliaia di persone che invece di essere
rumore fastidioso era inaspettatamente un invito a godersi l’assenza di rumori
meccanici e assordanti di una città paralizzata, eppure viva.
Intanto, come sempre vicino al
bello e al sacro c’è anche il profano… e il bagno. Infatti, questa storia
inizia come tutte le storie femminili con… una capatina in bagno, l’ultima
prima di iniziare.
Domenica non si sono incontrati solo i banchettari ma anche i colleghi dell’Albe e, insieme a una di questi – Michela –, io e lei abbiamo deciso che forse una sosta al bar (di nuovo) in fondo poteva essere cosa buona e giusta. Così, dopo aver questionato un po’ con alcuni* che non volevano farci fare 10 metri indietro e tornare verso il bar Barini, siamo uscite dalle transenne e abbiamo fatto il giro lungo, con tanto di inizio corsa per seminare due barboni che volevano raggiungerci e attaccare bottone…La coda al bagno è fonte di attenta autocritica per ogni donna; ci chiediamo: ma “siamo davvero tutte così lunghe a fare la pipì?” (SIIII lo siete! ndr) e “perché 4 persone davanti a me creano un blocco di 20 minuti?” e ancora “se usassi il bagno degli uomini?”.
Per farla breve, dopo il momento “meditativo” ci siamo riunite al gruppo alle 8.58. Fiuuuuu, giusto in tempo, ci mancava solo che perdessi l’inizio della mia prima corsa!! Fortuna che Biancaneve si era messa il rossetto rosso, pronta a ruggire al mondo! Che emozioneee! J
Domenica non si sono incontrati solo i banchettari ma anche i colleghi dell’Albe e, insieme a una di questi – Michela –, io e lei abbiamo deciso che forse una sosta al bar (di nuovo) in fondo poteva essere cosa buona e giusta. Così, dopo aver questionato un po’ con alcuni* che non volevano farci fare 10 metri indietro e tornare verso il bar Barini, siamo uscite dalle transenne e abbiamo fatto il giro lungo, con tanto di inizio corsa per seminare due barboni che volevano raggiungerci e attaccare bottone…La coda al bagno è fonte di attenta autocritica per ogni donna; ci chiediamo: ma “siamo davvero tutte così lunghe a fare la pipì?” (SIIII lo siete! ndr) e “perché 4 persone davanti a me creano un blocco di 20 minuti?” e ancora “se usassi il bagno degli uomini?”.
Per farla breve, dopo il momento “meditativo” ci siamo riunite al gruppo alle 8.58. Fiuuuuu, giusto in tempo, ci mancava solo che perdessi l’inizio della mia prima corsa!! Fortuna che Biancaneve si era messa il rossetto rosso, pronta a ruggire al mondo! Che emozioneee! J
Come accennavo prima, ammassati
come eravamo l’inizio è stato come NON partire, e ora che siamo riusciti a
scollarci da tutti quelli intorno e cominciare almeno a camminare è già passato un
pochino.
I mitici banchettari, appena potuto, sono scattati e alla pari di leoni sono fuggiti alla rincorsa del traguardo dei 21 km, Nikkole compresa nonostante la caviglia un po’ malandata (grande Nikkole!!!).
I miei colleghi li ho persi di vista praticamente subito e ho iniziato la mia camminata solitaria. Il passo era buono (GRANPASSO, per chi non ti conosce ndr) e, tutto sommato, lo zainetto non ha dato fastidio più di tanto.
I mitici banchettari, appena potuto, sono scattati e alla pari di leoni sono fuggiti alla rincorsa del traguardo dei 21 km, Nikkole compresa nonostante la caviglia un po’ malandata (grande Nikkole!!!).
I miei colleghi li ho persi di vista praticamente subito e ho iniziato la mia camminata solitaria. Il passo era buono (GRANPASSO, per chi non ti conosce ndr) e, tutto sommato, lo zainetto non ha dato fastidio più di tanto.
C’erano persone di ogni genere ed età, vestite in tantissimi modi
diversi, una sfilata di stili e marchi sportivi diversi (camminando si notano
più cose :P); un bell’aggettivo per descrivere la Straverona credo sia
“diverso”; immagino che nelle competitive i concorrenti siano tutti agghindati
da veri runner professionisti… in questa marcia cittadina invece tutto
l’immaginario umano stava partecipando. C’era anche uno che spingeva un
passeggino fatto apposta per le corse!! (chissà se era per il cane o il pargolo…mah!)
Ho potuto ammirare scorci meravigliosi
e vie di Verona che non facevo da tempo o che purtroppo non avevo mai fatto: se
“diverso” è per me l’aggettivo del giorno, direi che la vera protagonista della
giornata è stata invece Verona, con i suoi due lati: la città artistica, statica,
scolpita nelle chiese e nei palazzi, nella storia e la città viva, pulsante e
in movimento, dei suoi abitanti.
C’era la vita spensierata degli adolescenti che correvano a gruppi e quella tenace degli anziani in gran forma e poi c’ero io che per i primi chilometri mi sono sentita un pesce fuor d’acqua, l’unica ragazza con lo zainetto mentre tutti gli altri erano liberi di muoversi, attenta a ogni segnale ingannatore che il corpo mi mandava. Ma poi è spuntato a un tratto un rannocchietto, un bambino, avrà avuto nemmeno 10 anni, che correva – quasi saltellava! – velocissimo, più veloce degli adulti, con uno zainetto identico, spiaccicato al mio. Beh, spero di non essere melensa, ma mi sono sentita meno sola! Guardando i video in televisione ho poi notato che invece le persone appesantite da qualcosa erano davvero molte ma chissà perché lì per lì non riuscivo a vederle.
C’era la vita spensierata degli adolescenti che correvano a gruppi e quella tenace degli anziani in gran forma e poi c’ero io che per i primi chilometri mi sono sentita un pesce fuor d’acqua, l’unica ragazza con lo zainetto mentre tutti gli altri erano liberi di muoversi, attenta a ogni segnale ingannatore che il corpo mi mandava. Ma poi è spuntato a un tratto un rannocchietto, un bambino, avrà avuto nemmeno 10 anni, che correva – quasi saltellava! – velocissimo, più veloce degli adulti, con uno zainetto identico, spiaccicato al mio. Beh, spero di non essere melensa, ma mi sono sentita meno sola! Guardando i video in televisione ho poi notato che invece le persone appesantite da qualcosa erano davvero molte ma chissà perché lì per lì non riuscivo a vederle.
Spettacolare la salita delle
Torricelle, praticamente una processione di fede sportiva. In fila come formiche
si saliva per le strettoie che portano sulla collina… ville e giardini fioriti.
Impressi mi resteranno anche tutti i colori visti, le maglie dei partecipanti,
il rosso dei papaveri di Castel San Pietro e il giallo di un cespuglio di rose.
Forse più che Biancaneve dovrei farmi chiamare La Turista…
I ristori li ho voluti lasciare dietro
di me, solo al secondo ho strappato un sorsino di acqua (più per sfizio che per
vera sete) e poi sono sgattaiolata via per non perdere tempo e non fare
aspettare colleghi e banchettari.
Bello ricordare anche lo sguardo un
po’ perplesso dei turisti in Piazza Dante e Piazza Erbe che guardavano tutti
noi partecipanti ormai davvero accaldati in viso e perlati di sudore e, nel mio
caso, pure un po’ assonnati (stanchezza calante?!).
Il resto del racconto è fatto
della solidarietà delle persone che si incitava a vicenda, del clima
meraviglioso che (nonostante la preoccupazione della pioggia) è stato
provvidenziale!
Infine, diverso da come pensavo
sarebbe stato, l’arrivo che mi ha fatto capire che 13 km non erano poi molti ma
di sicuro molti di più di quelli che credevo nella mia testa e soprattutto che
la Straverona 2014 mi aspetta e stavolta di corsa, da vera runner.
Uno special thanks ad Alberto e a
Cristina per l’ispirazione e l’adeguamento (che spesso hanno avuto) ai miei
ritmi moooolto blandi. Anche questo è affetto e amicizia! J
E poi ai Banchette Runners per avermi accolto calorosamente e… materialmente (davvero buona quella grigliata, gnammy gnammy)… e anche agli altri miei colleghi che hanno partecipato perché sono stati carini con me.
E poi ai Banchette Runners per avermi accolto calorosamente e… materialmente (davvero buona quella grigliata, gnammy gnammy)… e anche agli altri miei colleghi che hanno partecipato perché sono stati carini con me.
BIANCANEVE
Bel post!
RispondiEliminaHai arricchiato questo blog con uno sguardo tutto femminile, uno stile diverso.
E' vero che il mondo della corsa sta diventando ogni giorno, un po' alla volta, sempre più... rosa (no mi correggo, rosso!!) e l'abbiamo visto anche noi ieri, perfino sulla 21 km! :-)
Beh.... se nella corsa Ti impegni come nello scritto sei una futura....ULTRAMARATONETA
RispondiEliminaahahah che storie!!
RispondiEliminaRicordo ai nostri lettori di passaggio, che io e il Presidente pubblichiamo quello che riceviamo (in questo caso da Valeria), e compare a nostro nome come amministratori del sito.
Tks invece a Corrado e a chi espone i suoi commenti qui, mettendoci la faccia ;-)
Brava Valeria :) ottimo racconto :)
RispondiEliminaLa Straverona 2014 la correremo insieme :)
eh si nel mondo della corsa ormai c'è sempre più rosa! basta pensare che venerdì scorso a Milano hanno corso 3000 donne :) girls power :)
Complimenti per il Post.....
RispondiEliminaPero' se scrivi cosi' tanto per 13 km ,non osa immaginare cosa potresti scrivere dopo la tua prima competitiva o una mezza.....
In uncolpo solo hai gia' superato le battute della Giandonix....
Eh si' mi sa che il tuo giusto nomeBanchettaro per il momento sia " La Turista" ( un livello sotto " Novizia")....
Ma comunque abbiamo fiducia di cambiartelo presto in qualcosina da Runners autentica...
E il giusto entusiasmo mi sembra proprio tu ce l' abbia....
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